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Nuccia Tolomeo
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Testamento
cuore

Video: VITA DI NUCCIA TOLOMEO scorrendo un album di foto

rosa e cuore

tomba di Nuccia Tolomeo

La tomba della serva di Dio Nuccia Tolomeo nella cappella del Crocifisso della chiesa del Monte in Catanzaro. Attraverso la sua intercessione il Signore compia il miracolo per la sua glorificazione.

rosa e cuore

CENNI SULLA VITA di
Nuccia Tolomeo


Nata a Catanzaro il 10.4.1936 e morta il 24.1.1997,
è vissuta paralizzata su una sedia per tutta la vita.
La fede in Gesù Crocifisso ed in Maria è stata la sua forza. Si è offerta vittima d'amore per l'umanità sofferente, testimoniando nella gioia l'Amore Misericordioso di Dio. Le sue virtù teologali e umane hanno lasciato una grande risonanza.
E' stata collaboratrice a Radio Maria con Federico Quaglini. La sua casa era aperta costantemente alla accoglienza. A tutti Nuccia regalava un sorriso, un ascolto, un conforto, un consiglio ed una preghiera.
Il 24 gennaio 2010 è stato concluso il processo diocesano di beatificazione di Nuccia e
dal 1° novembre 2010 i suoi resti mortali riposano nella cappella del Crocifisso della Chiesa del Monte in Catanzaro.


candela

Preghiera Signore Ti cerco

angelo

dalla SCHEDA su Nuccia

...Nuccia è stata una testimonianza preziosa regalataci dallo Spirito Santo per dare una parola di speranza all’uomo di oggi schiacciato da tanti interrogativi esistenziali.
L’attualità del messaggio di Nuccia lo comprendiamo immediatamente, quando sentiamo nel vivere quotidiano frasi del genere: “Una vita spezzata, malata, terminale… è senza dignità e quindi non è degna di essere vissuta!”, “L’eutanasia è un atto di amore e di pietà! Un gesto di libertà!”, “Che senso ha vivere, se si è di peso agli altri e a se stessi?”, “Se mancano le gioie della vita, l’integrità fisica, i divertimenti, la salute, i soldi, l’amore, il lavoro… è meglio non esistere!”, “Se io mamma sapessi che il figlio che porto nel grembo ha qualche malformazione, senza dubbio abortirei!”… Nuccia è la risposta di Dio a tali affermazioni ed interrogativi.
In questa prospettiva, conoscere il messaggio di Nuccia ha una rilevanza non solo religiosa, ma anche umana, civile, sociale. In sintesi, Nuccia è un fatto culturale: è una sfida che sconvolge, stimola, interpella e invita a ripensare il senso della vita, e soprattutto il senso della sofferenza, in chiave di dono d’amore.  Qual è il segreto della forza di Nuccia? Lo rivela lei stessa due mesi prima di morire, rivolgendosi ai giovani di Sassari:
“Sono Nuccia, ho 60 anni, tutti trascorsi su un letto; il mio corpo è contorto, in tutto devo dipendere dagli altri, ma il mio spirito è rimasto giovane. IL SEGRETO DELLA MIA GIOVINEZZA E DELLA MIA GIOIA DI VIVERE È GESÙ. ALLELUIA!

 

 

cuoricinocuopre cuore

 

 

 

 

 

 

Omelie di Padre Pasquale Pitari
 
 
55b. OMELIA di Papa Benedetto XVI nella visita alla Chiesa di Calabria il 9.10.2011

Gesù, grazie... per averci regalato il papa!

Cari fratelli e sorelle! Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa comunità diocesana. So che vi siete preparati a questa Visita con un intenso cammino spirituale, adottando come motto un versetto degli Atti degli Apostoli: «Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» (3,6). So che anche a Lamezia Terme, come in tutta la Calabria, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni. Se osserviamo questa bella regione, riconosciamo in essa una terra sismica non solo dal punto di vista geologico, ma anche da un punto di vista strutturale, comportamentale e sociale; una terra, cioè, dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti; una terra dove la disoccupazione è preoccupante, dove una criminalità spesso efferata, ferisce il tessuto sociale, una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza. All’emergenza, voi calabresi avete saputo rispondere con una prontezza e una disponibilità sorprendenti, con una straordinaria capacità di adattamento al disagio. Sono certo che saprete superare le difficoltà di oggi per preparare un futuro migliore. Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi. Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane; sforzatevi di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico, custodite l’abito nuziale dell’amore; perseverate nella testimonianza dei valori umani e cristiani così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione. ​Cari amici! La mia visita si colloca quasi al termine del cammino avviato da questa Chiesa locale con la redazione del progetto pastorale quinquennale. Desidero ringraziare con voi il Signore per il proficuo cammino percorso e per i tanti germi di bene seminati, che lasciano ben sperare per il futuro. Per fare fronte alla nuova realtà sociale e religiosa, diversa dal passato, forse più carica di difficoltà, ma anche più ricca di potenzialità, è necessario un lavoro pastorale moderno e organico che impegni attorno al Vescovo tutte le forze cristiane: sacerdoti, religiosi e laici, animati dal comune impegno di evangelizzazione. A questo riguardo, ho appreso con favore dello sforzo in atto per mettersi in ascolto attento e perseverante della Parola di Dio, attraverso la promozione di incontri mensili in diversi centri della Diocesi e la diffusione della pratica della Lectio divina. Altrettanto opportuna è anche la Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa, sia per la qualità articolata della proposta, sia per la sua capillare divulgazione. Auspico vivamente che da tali iniziative scaturisca una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune. Desidero anche incoraggiare e benedire gli sforzi di quanti, sacerdoti e laici, sono impegnati nella formazione delle coppie cristiane al matrimonio e alla famiglia, al fine di dare una risposta evangelica e competente alle tante sfide contemporanee nel campo della famiglia e della vita. ​Conosco, poi, lo zelo e la dedizione con cui i Sacerdoti svolgono il loro servizio pastorale, come pure il sistematico ed incisivo lavoro di formazione a loro rivolto, in particolare verso quelli più giovani. Cari Sacerdoti, vi esorto a radicare sempre più la vostra vita spirituale nel Vangelo, coltivando la vita interiore, un intenso rapporto con Dio e distaccandovi con decisione da una certa mentalità consumistica e mondana, che è una tentazione ricorrente nella realtà in cui viviamo. Imparate a crescere nella comunione tra di voi e con il Vescovo, tra voi e i fedeli laici, favorendo la stima e la collaborazione reciproche: da ciò ne verranno sicuramente molteplici benefici sia per la vita delle parrocchie che per la stessa società civile. Sappiate valorizzare, con discernimento, secondo i noti criteri di ecclesialità, i gruppi e movimenti: essi vanno bene integrati all’interno della pastorale ordinaria della diocesi e delle parrocchie, in un profondo spirito di comunione. ​A voi fedeli laici, giovani e famiglie, dico: non abbiate paura di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società, nelle molteplici situazioni dell’esistenza umana! Avete tutti i motivi per mostrarvi forti, fiduciosi e coraggiosi, e questo grazie alla luce della fede e alla forza della carità. E quando doveste incontrare l’opposizione del mondo, fate vostre le parole dell’Apostolo: «Tutto posso in colui che mi dà la forza» (Fil 4,13). Così si sono comportati i Santi e le Sante, fioriti, nel corso dei secoli, in tutta la Calabria. Siano essi a custodirvi sempre uniti e ad alimentare in ciascuno il desiderio di proclamare, con le parole e con le opere, la presenza e l’amore di Cristo. La Madre di Dio, da voi tanta venerata, vi assista e vi conduca alla profonda conoscenza del suo Figlio. Amen!

Omelie precedenti
55a. Mons. Bertolone visita l'Ospedale di Catanzaro: sua omelia!
55. OMELIA 27a dom.: Siamo la vigna del Signore!
54. OMELIA 26a dom.: Signore, ci vuoi tutti salvi... nella vita!
53. OMELIA 25a dom.: Signore, ci stupisci ... Tu guardi il cuore!
52. OMELIA 24a dom.: Signore, dacci la forza di perdonare il fratello!
51. OMELIA 23a dom.: Ammoniscilo... Se ti ascolta l'avrai salvato!
50. OMELIA 22a dom.: Signore, mi hai sedotto! A Te il mio "si" sempre!
49. OMELIA 21a dom.: Tu sei Pietro... su di te edificherò la mia chiesa!!
48. OMELIA dell'Assunzione di Maria: la mamma ci guarda dal cielo!
47. OMELIA della 20a domenica: Donna, grande è la tua fede!
46. OMELIA della 19a domenica: Coraggio, sono io, non abbiate paura!
45. OMELIA della 18a domenica: Date voi stessi da mangiare!
44. OMELIA della 17a domenica: Il regno di Dio è un tesoro,una perla!
43. OMELIA della 16a domenica: Il nemico semina la zizzania!!!
42. OMELIA della 15a domenica: Dio semina in noi la sua Parola!
41. OMELIA della 14a domenica: Venite a me, voi stanchi e oppressi!
40. OMELIA del Corpus Domini: Io sono il pane della vita!
39. OMELIA della Santissima Trinità: io credo!
38. OMELIA della Pentecoste: Vieni, Spirito Santo!
37. OMELIA dell'Ascensione al cielo di Gesù:colorare di cielo la vita!
36. OMELIA della 6a dom.di Pasqua:rendere testimonianza con l'amore
35. OMELIA della 5a domen. di Pasqua: Io sono la Via,la Verità,la Vita!
34. OMELIA della 4a domen. di Pasqua: Chiamo le mie pecore !
33. OMELIA della 3a domenica di Pasqua: Resta con noi...si fa sera!
33a. Riflessione di Mons. A. Ciliberti ai sacerdoti: Pietro e Paolo mod.
32. OMELIA della 2a domenica di Pasqua, della divina misericordia
31. OMELIA della domenica di Pasqua: Gesù è veramente risorto!
30. OMELIA del giovedì santo: il testamento di Gesù
29. OMELIA della domenica delle palme: gloria e passione!
28. OMELIA della 5a dom. di quaresima.: Lazzaro, vieni fuori
27. OMELIA della 4a dom. di quares.: Vai a lavarti nella piscina di Siloe
27b. OMELIA di Mons. A. Ciliberti: 25°di sacerd. di Don Sergio Iacop.
27a. OMELIA di Mons. A. Ciliberti: ord. di 4 sacerdoti e di 2 diaconi
26. OMELIA della 3a dom. di quaresima: Ho sete... dammi da bere
25. OMELIA della 2a dom. di quar.: Questi il Figlio mio, ascoltatelo!
24. OMELIA della 1a dom. di quaresima: Non di solo pane vive l'uomo
23. OMELIA delle ceneri: Convertiti e credi al Vangelo
22. OMELIA della 9a domenica: Ascoltare la Parola e praticarla
21. OMELIA della 8a domenica : Guardate gli uccelli, i gigli dei campi
20. OMELIA della 7a domenica per annum: Amate i nemici...
19. OMELIA della giornata del malato: omelia e testimonianze 11.2.11
18. OMELIA della 6a domenica per annum: Ma io vi dico...
17. OMELIA della 5a domenica per annum: Voi siete la luce... il sale
16. OMELIA della 4a domenica per annum: Beati i poveri di spirito
15. OMELIA della 3a domenica per annum: Vi farò pescatori di uomini
14. OMELIA della 2a domenica per annum
13. OMELIA del BATTESIMO di Gesù
12. OMELIA della solennità dell'EPIFANIA del Signore
11. OMELIA della 2a domenica dopo Natale
10. OMELIA su Maria Madre di Dio
9. OMELIA sulla Santa Famiglia di Nazaret - anno 2010
8. OMELIA sulla solennità del Natale (2010)
7. OMELIA della 4a domenica di avvento - anno A
6. OMELIA della 3a domenica di avvento - anno A
5. OMELIA della solennità dell'IMMACOLATA CONCEZIONE
4. OMELIA della 2a domenica di avvento - anno A
3. OMELIA della 1a domenica di avvento - anno A
2. OMELIA della 34a domenica: Cristo Re dell'universo
1. OMELIA della 33a domenica dell'anno liturgico - Anno C (2010)
 
FEDE - SPERANZA - CARITA'
 
Pensiero di Nuccia
 
rosa
 
 

 

candele e libro

 

 

 

 

Dalla biografia di Nuccia scritta da Ida Chiefari:

"Ricorda l’amica Anna Iacopetta: “Gli ultimi istanti della sua vita, io ero vicina al suo capezzale; la prima cosa che mi chiese fu: FAMMI PORTARE GESU’, VOGLIO GESU’. Dopo averLo ricevuto si abbandonò con fiducia nelle braccia di Colui che aveva sempre amato e servito”. Don Sergio Iacopetta le diede l’ultima assistenza religiosa. Nuccia si preparò così al supremo incontro con il Suo Salvatore, Suo Dio. Una grande pace regnava in quella camera. Anche se non potevamo nascondere la nostra emozione, né trattenere le lacrime, eravamo tutti intorno a lei.
I suoi ultimi giorni furono accompagnati dalla preghiera accorata e ininterrotta di quanti l'avevano conosciuta e amata, mentre lei si abbandonava fiduciosa nelle braccia del Padre, sicura che non l’avrebbe delusa. Fu assistita regolarmente da noi cugine, tutte presenti al suo capezzale e dalle amiche più care. Il respiro si affievoliva, le mani stringevano ancora la sua corona e fu la fine. No! Fu’ l'inizio di una vita che durerà in eterno. Si spense serenamente nelle prime ore di venerdì 24 gennaio 1997. E gli angeli festeggiarono la nascita in cielo di quest’anima eletta che ha portato nell'anima e nel corpo la gioia di vivere, la fame e la sete di Dio, la sofferenza di Cristo crocifisso e la passione per l’uomo sofferente.

 

 

 

rosa

 

Sintesi biografica di Nuccia Tolomeo


Nuccia Tolomeo è nata a Catanzaro Sala il 10 aprile 1936, di venerdì santo, e ivi è morta, all'età di 60 anni, il 24 gennaio 1997. Una vita semplice, ordinaria, costretta a una forzata immobilità per una paralisi progressiva e deformante fin dalla nascita. È stata sempre su una poltroncina o a letto in tutto dipendente dagli altri.Educata cristianamente, ha maturato la coscienza del suo stato in visione di fede e ha trovato in Gesù Crocifisso le motivazioni per cantare la vita. Nonostante la grave disabilità per il suo corpo contorto, ha elevato un magnificat all’amore di Dio per il dono della vita, della fede, della famiglia e della natura, che lei contemplava con occhi estasiati. La preghiera e l’amore a Gesù crocifisso e alla Madonna sono stati la forza e il segreto per la sua immolazione, come vittima d’amore, a favore dell’umanità sofferente. La sua casa era aperta all'accoglienza, alla consolazione e alla preghiera. Regalava a chi andava a visitarla una testimonianza di coraggio, di fortezza e un sorriso, che trovava nell’amore di Dio la sola giustificazione. Al suo angelo custode aveva dato il nome Sorriso. E il sorriso era diventato per lei il suo modo di essere. Tantissime le persone che le telefonavano o le scrivevano da tutta Italia. A tutti indicava  Gesù  e  Maria  come  la   risposta  ai  vari bisogni. Pregava tanto, soprattutto col rosario che teneva permanentemente legato alla sua mano, con l’adorazione eucaristica, con la via crucis e la lettura della Parola di Dio. Dal 1994 in poi ha collaborato con Federico Quaglini nel programma “Il fratello” a Radio Maria. Si rivolgeva soprattutto ai poveri, agli ammalati, alle persone sole e ai giovani. I suoi messaggi erano intrisi di teologia spirituale. Il suo testamento spirituale è un vero “vangelo”. È vissuta ed è morta in concetto di santità. I suoi funerali sono stati una manifestazione solenne della stima che godeva. La diocesi di Catanzaro-Squillace ha celebrato più convegni sulla sua spiritualità e il processo per la sua beatificazione, che si è concluso il 24 gennaio 2010, giorno del 13° anniversario del suo ritorno alla casa del Padre. Ora la parola è passata alla Congregazione per le cause dei santi a Roma. Coloro che l’hanno conosciuta mantengono vivo il ricordo del suo sorriso e della sua vita di fede, di speranza e di carità a lode di Dio. All’uomo che cerca un senso al dolore Nuccia dà la sua risposta di fede. Colei che sembrava senza speranza con la sua flebile voce, attraverso Radio Maria,  ha gridato al mondo: “Spargete a piene mani il seme della speranza che è in voi”. Questa è stata ed è Nuccia: un richiamo continuo a vivere la vita nella gioia, come un dono che deve essere speso nell’amore, soprattutto a favore degli ultimi e dei senza voce. Oggi è faro di sapienza per tanti sofferenti. Le sue reliquie, esumate dal Cimitero di Catanzaro il 17 settembre 2010, dal 1 novembre dello stesso anno riposano nella cappella del Crocifisso della chiesa del Monte in Catanzaro, retta dai Padri Cappuccini di Calabria.