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Nuccia Tolomeo
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Trapianto Organi

cuore

 

Nuccia risponde a due lettere

CENNI SULLA VITA


Nata a Catanzaro il 10.4.1936 e morta il 24.1.1997,
è vissuta paralizzata su una sedia per tutta la vita.
La fede in Gesù Crocifisso ed in Maria è stata la sua forza. Si è offerta vittima d'amore per l'umanità sofferente, testimoniando nella gioia l'Amore Misericordioso di Dio. Le sue virtù teologali e umane hanno lasciato una grande risonanza.
E' stata collaboratrice a Radio Maria con Federico Quaglini. La sua casa era aperta costantemente alla accoglienza. A tutti Nuccia regalava un sorriso, un ascolto, un conforto, un consiglio ed una preghiera.
Il 24 gennaio 2010 è stato concluso il processo diocesano di beatificazione di Nuccia e
dal 1° novembre 2010 i suoi resti mortali riposano nella cappella del Crocifisso della Chiesa del Monte in Catanzaro.

rosa

 

 

 

Vita documentata della serva di Dio Nuccia Tolomeo (bozza) - stampabile
Bozza della vita documentata che sarà presentata presso la Congregazione delle Cause dei santi
Titolo - Foto - Indice (bozza)

Allo scopo della Positio da presentare alla CdS in Vaticano non bastava la biografia della SdD scritta dalla cugina Ida Chiefari (2009), dato il carattere popolare del dettato, anche se ricco di documentazione fotografica e testimoniale. Abbiamo creduto opportuno redigere questa Biografia Documentata, secondo la metodologia dell’Ufficio storico-agiografico della CSS (Congregazione delle Cause dei Santi), per chiarire e documentare ogni piega della vita della SdD. La documentazione è di prima mano ed è riepilogata in sintesi all’inizio della stessa biografia, in questa introduzione.

 
 

Capitolo primo: Luogo di origine famiglia e nascita della S.d.D. (1936)

La Serva di Dio Gaetania (Gaetana al battesimo – Doc. 10) Tolomeo (detta Nuccia - da adesso la chiameremo sempre Nuccia, così come è conosciuta da tutti - ) è nata ufficialmente a Catanzaro il 19 aprile 1936 (Doc. 8-9). Al battesimo risulta essere nata il 10 aprile 1936. In tale ultima data Nuccia ricordava il suo compleanno.  La sua casa, dove è nata e dove è vissuta tutta la vita, è sulla via degli Angioini al n. 35 nel quartiere di Catanzaro Sala (Doc. 19)...

 
 
Capitolo secondo: L'infanzia della serva di Dio (1936 – 1946)

Già nel primo capitolo, parlando della nascita, della famiglia e dell’ambiente socio-religioso in cui è nata la SdD Nuccia Tolomeo, abbiamo accennato a più elementi che hanno caratterizzato la sua infanzia: la tenerezza della madre, la violenza del padre, la malattia, la morte del fratellino Giacinto, la vita di fede e di accoglienza che si respirava in famiglia. Ora approfondiremo questi elementi...

 
 
Capitolo terzo: L'adolescenza della serva di Dio (1946 – 1956)

“Crebbi male”! La Serva di Dio ha ripetuto questa espressione in due scritti della sua adolescenza. In esso si può cogliere tutta la sua difficoltà, non solo fisica, a camminare, conseguenza dei danni neurologici generati dalla  sifilide ereditata dal padre. Il contesto della crescita è stato quello della guerra, per cui Nuccia visse lontana dalla mamma e dalla famiglia per ben quattro anni e mezzo  a Cuneo.  A questi dolori sono da aggiungersi le violenze e le bestemmie del padre e la morte del fratellino Giuliano. Ma le luci sono state  anche tanti...

 
 
Capitolo quarto: La giovinezza della serva di Dio (1956 – 1967)

     Sulla base del temperamento sensibile e positivo di Nuccia s’innestava la sua formazione spirituale, ascetica e mistica, i cui elementi essenziali saranno sempre presenti fino alla morte. Quali questi elementi? In primo luogo la preghiera. Nuccia pregava e faceva pregare con il rosario e la lettura della Parola di Dio, particolarmente il Vangelo; pregava con la liturgia delle ore, contemplava e adorava il mistero eucaristico, coltivava la devozione alla Madonna, ai santi e all’angelo custode, percorreva con animo compunto la via crucis. Inoltre forgiava il suo animo e la sua volontà con i piccoli fioretti quotidiani che offriva a Maria e a Gesù. Pian piano maturò il concetto di alleanza sponsale con Gesù...

 
 
Capitolo quinto: La serva di Dio diventa il perno della casa (1967–1980)

     Il periodo della vita della SdD dal 1967, quando Nuccia ha 31 anni, al 1980, anno della morte del padre, possiamo definirlo come il periodo in cui lei diventa perno o il cuore della casa, perché da allora fino alla sua morte tutto ruoterà attorno alla sua persona. In questo periodo le cugine Anna e Teresa si sposano e hanno i loro bimbi...

 
 
Capitolo sesto: La serva di Dio prega, ascolta, soffre, offre (1980–1994)

      Il periodo della vita di Nuccia che cerchiamo di  conoscere in questo capitolo va dalla morte del papà, signor Salvatore Tolomeo, che avviene  il 30 dicembre 1980, fino all’inizio della missione apostolica a Radio Maria con Federico Quaglini nei primi mesi del 1994. Per la salvezza del papà, in riscatto dei suoi peccati, Nuccia si era immolata vittima d’amore. Accettava, cioè, dalla mani di Dio tutte le sofferenze, finalizzando i meriti, in unione a quelli di Gesù, alla riparazione degli sbagli, delle bestemmie, delle violenze e delle intemperanze del papà.....

 

 
 
Capitolo settimo: Missione e morte della Serva di Dio (1994–1997)

Quest’ultimo periodo della vita della Serva di Dio, dall’incontro con Federico Quaglini agli inizi del 1994 alla morte, avvenuta piamente il 24 gennaio 1997, è il più intenso nella missione, sia nell’aspetto quantitativo e sia in quello della visibilità. Benché la salute vada sempre più decadendo e le limitatezze fisiche colorino di eroismo ogni piccolo gesto, in questi ultimi tre anni della vita sembra che un furore apostolico abbia investito l’animo di Nuccia: non si risparmia in nulla. Ogni respiro e ogni briciola di energia sono finalizzati a questo: salvare anime, annunziare la Parola, consolare i derelitti, accompagnare i carcerati, dare sollievo ai bisognosi, portare tutti a Gesù attraverso Maria.....

 
 
Capitolo ottavo: Gli scritti della e sulla serva di Dio

   Gli scritti della Serva di Dio e sulla sua persona sono tutti editi e sono raccolti nei cinque volumi, a cura di Padre Pasquale Pitari, allocati nell’Archivio dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace.
Sono precisamente:....

 

 
 
 

Nuccia corrisp. Lettera di Nuccia a un sacerdote in crisi (1970)

...giorni fa, confessandomi da un santo sacerdote, mi è stato detto di pregare per i sacerdoti, per la loro santificazione, ma maggiormente per un sacerdote che sta attraversando momenti di smarrimento. Da quel giorno non faccio altro che pregare e offrire per voi. Sono certa che il Signore esaudirà la mia supplica. Non mi sono meravigliata di tutto questo, perché tutti noi esseri umani siamo soggetti a queste cose e proprio in questi momenti dobbiamo essere forti e vincere il terribile insidiatore. Vi dicevo prima che vorrei tanto potermi prodigare per gli altri e non posso. Voi siete stato scelto da Dio proprio per questo, continuate a farlo. Ricordate la promessa fatta a Lui il giorno della vostra ordinazione, la promessa fatta alla Mamma Celeste e anche alla mamma terrena. Io, ripeto, sono 31 anni che sto seduta su una poltrona a rotelle e starei per altri 50 anni per aiutare le anime, per aiutare voi. Andate a Gesù, piangete ai suoi piedi; le vostre lacrime sembreranno perle, sembreranno rugiada che cade nel deserto del mondo e lo fa rifiorire. Sono sicura che ritornerete in voi e farete ancora tanto bene, -sì, tanto bene-, perché questo Gesù attende da voi. Ora finisco, chiedendo la vostra santa benedizione. NUCCIA 

 
 
 

Nuccia corrisp. Lettera di Nuccia a un detenuto (1995)

...Mio caro, da 56 anni sono paralitica e ho un corpo contorto e deformato, che mi procura molta, molta sofferenza. Quale motivo avrei per fare festa, per gioire, per amare la vita? Ho un motivo bellissimo. Credo in Dio, nel Suo amore infinito e cammino mano nella mano di Gesù: è Lui che mi fa sentire la gioia, la bellezza di essere crocifissa. Lui è la mia forza, il mio respiro. Dio non è la causa dei nostri dolori. Dio è amore.
Le malattie sono un’occasione molto preziosa per incontrarsi con Dio. Le situazioni di solitudine, di dolore fisico e morale, la sensazione di sentirsi al limite delle forze sono momenti nei quali si può avere un incontro personale, importante e liberatore con Dio. È un’esperienza dura, la tua, una realtà difficile da accettare, ma abbraccia la croce, non ribellarti, amala e avrai il dono di sentire la gioia della croce, di sentire vicino a te Gesù. Abbandonati nelle sue braccia, piega le tue ginocchia e il tuo cuore e sarai sereno, sarai innalzato alle altezze del cielo. Anche Gesù, quando si è trovato al Suo bivio: soffrire o scansare la croce, ebbe terrore del calice amaro e chiese a Dio, Suo Padre, se era possibile evitarlo, ma lo accettò per salvarci, per farci figli suoi. Gesù trasforma e valorizza ogni nostra sofferenza, se accettata. Il dolore è una grande moneta, bisogna soltanto saperla usare. E quando si sa che essa ci consente di comprare il paradiso, allora non ci viene la tentazione di buttarla via e di sprecarla. Coraggio, ti sono vicina, ti abbraccio. NUCCIA

...Altra lettera allo stesso detenuto

... La verità va detta sino in fondo: solo così potrai toglierti il macigno che pesa sul tuo cuore. Solo così potrai percorrere un cammino di rinascita e di liberazione. Apri il tuo cuore ad un sacerdote, ti aiuterà a seguire la strada più giusta. Apri il tuo cuore alla speranza, non reagire con la disperazione, perdona te stesso, perdona i fratelli. Non possiamo essere nella pace se rimaniamo nel peccato, se continuiamo a dire menzogne, a coprire il male fatto o a coprire gli altri. Verità-verità-verità e tanto tanto amore. Ti assicuro che in chi ha svuotato l'anima da ogni maceria nella confessione e si è lavato, purificato nella piscina dell'amore misericordioso, la pace ha invaso il suo cuore e tutto si placa, si rasserena. Vedrai che anche tu riuscirai ad affrontare ogni cosa con calma e serenità, anche se la tempesta infuria, anche se il vento è contrario, anche se lo scoraggiamento e la sfiducia nell'uomo prendono il sopravvento. Deponi ai piedi del Signore la tua giara piena di cose egoiste, inutili e vane, piena di acque sporche o poco limpide. La tua vita sicura, comoda, purtroppo, è stata sconvolta, ma Gesù in questo momento si presenta a te come l'unica vera ricchezza da possedere. Lui ti darà una risposta sicura a tutte le tue profonde esigenze...  NUCCIA